Tegole in cemento: le “inventò” un cartolaio bavarese

L'origine della tegola in cemento può fissarsi intorno all'anno 1844. Per la cronaca, come risulta da documenti conservati a Monaco di Baviera, già in precedenza c'erano stati tentativi e prove sia in Austria che in Germania. Quello più interessante è stato l'esperimento di due forestali della Oberland Bavarese di nome Pauli e Graf che, ai primi del 1800, riuscirono a miscelare con la sabbia alcuni minerali di scarto e a dare vita a una tegola grezza, ma ancora oggi in buono stato.

La data ufficiale della nascita della tegola in cemento (cementdachplatten) è, comunque come già detto, il 1844, l'anno in cui a Staudach, in Baviera, un certo Adolf Kroher, di professione cartolaio, mise a punto un'attrezzatura artigianale a banco e fece i primi impasti mescolando la sabbia con quell'elemento straordinario scoperto due anni prima inInghilterra: il cemento Portland.

Il Kroher continuò a far prove con diverse granulometrie di sabbia e con qualità diverse di cemento, fintanto che giunse alla formazione di una tegola veramente valida.
Fondò allora, siamo nel 1858, il primo opificio per la produzione e la vendita di tegole e manufatti in cemento. La produzione giornaliera si aggirava sui 125 pezzi, prodotti con uno stampo di ferro e pressati manualmente.

Per il trasporto al cantiere edile d'impiego, le tegole venivano poste su carri trainati da cavalli, avvolte da paglia e fieno. Le località di alta montagna venivano. raggiunte caricando il prodotto a dorso di mulo. Il trasporto, come d'altra parte anche oggi, fu sempre un grosso problema da risolvere. La Ditta Kroher pensò allora di vendere alle varie comunità della zona l'attrezzatura e il cemento in modo che la tegola potesse venir prodotta in vari opifici più vicini ai cantieri. Nacquero pertanto diversi centri di produzione ma non molti riuscirono a realizzare tegole valide a causa dell'impreparazione degli operatori e per l'uso di sabbie inadatte o per impasti non ben dosati.

Altre notizie di iniziative per la produzione di tegole in cemento si hanno dal Nord della Germania intorno all'anno 1850. Il Re danese, che in quegli anni occupava il suolo tedesco, impose ai costruttori di realizzare le coperture delle case con lastre di pietra e non volle più saperne delle tegole tradizionali in cotto che continuavano a dare grossi inconvenienti. Fu un certo Jorgensen che propose al re, in alternativa alle lastre di pietra, una tegola in cemento da lui prodotta a Wedel presso Amburgo. L'iniziativa ebbe successo e numerose case furono realizzate con questa tipologia di manto impermeabile.

Ma per avere possibilità di successo sul mercato ci si accorse che la tegola in cemento doveva avere una produzione meccanizzata. Questo avvenne in Inghilterra, verso la fine del secolo, precisamente nel 1895. Dove si riuscirono a estrudere le prime tegole in cemento su scala industriale. Il macchinario fu studiato e realizzato da un ingegnere tedesco e il brevetto acquistato dagli inglesi. Da quel momento, in Inghilterra, la tegola in cemento ha cominciato a guadagnare posizioni sul mercato relegando la tegola in ardesia naturale a una quota sempre più modesta e contrapponendosi all'espansione del laterizio.

Nel dopoguerra anche la Germania capisce l'importanza di introdurre sul mercato la copertura in cemento. Da una visita fatta in Inghilterra, l'industriale Braas apprende gli elementi tecnologici più importanti per la realizzazione del macchinario idoneo alla produzione del manufatto. Studia e realizza a Köppern, nei pressi di Francoforte, una macchina di particolari caratteristiche, di concezione più avanzata rispetto a quella inglese. L'attività inizia nel 1948. L'anno dopo la produzione è già interessante: due milioni di pezzi. Da questo momento il successo della tegola in cemento è indiscusso e il progresso veramente clamoroso. Tre comunque sono stati i motivi per cui la tegola in cemento ha avuto sia in Inghilterra che in Germania livelli di sviluppo eccezionali:

  1. l'opera di ricostruzione delle città distrutte dalla guerra aveva portato l'attività edilizia a tassi di sviluppo elevatissimi e frenetici
  2. la produzione dei materiali tradizionali e soprattutto della tegola in cotto era insufficiente per soddisfare il mercato. C'è da considerare anche il fatto che le fornaci, costrette a produrre quantità rilevanti di materiali, non seguivano più il processo ideale di maturazione, stagionatura e cottura del prodotto e immettevano sul mercato coperture scadenti con enormi inconvenienti, sicché si svilì l'immagine del cotto sotto il profilo qualitativo mentre si rafforzò quella della tegola in cemento che, avendo un processo di produzione a freddo, risultava più omogenea e qualitativamente superiore;
  3. la creazione di forme e colori nuovi che riuscirono a diffondersi sempre più, per la favorevole accettazione da parte dei progettisti che avvertirono un bisogno di modernità e di bellezza con cui potersi esprimere, in un rinnovato impegno una volta conclusa la catastrofe del conflitto mondiale.

In Italia le prime tegole in cemento vennero prodotte verso la fine degli anni '50, in Alto Adige, dalla Famiglia Wierer di Chienes. Fu all'inizio un'attività artigianale, con attrezzature manuali, poi seguirono le prime macchine di produzione tedesche e inglesi. Oggi la tegola in cemento è una realtà molto forte nel nostro panorama architettonico e in continua espansione grazie agli indiscussi livelli qualitativi e alla attività di promozione, controllo e tutela dell’Associazione Produttori Tegole in Cemento.

 
la tegola
in cemento